Guadagnare con le opzioni non e´sempre facile. Non parlo del nefasto evento in cui si possono perdere i propri soldi per colpa di un errore di valutazione, per un movimento improvviso del mercato che ci viene contro o per una margin call che arriva perche´ci siamo posizionati troppo vicini con uno strike. Parlo di periodi come questa seconda meta´ del 2017.
Sembra che gli investitori non conoscano piu´ la parola rischio e non ricordino cosa volglia dire incertezza o paura. Come sempre la memoria degli investitori e´una memoria corta che non prende in considerazione eventi piu´vecchi di un anno o due ed entra per magia in una sorta di assefuazione. Niente di nuovo sotto il sole, cosi´e´stato cosi´sempre sara´ perche´ questa e´ la natura umana.
Ora con questo non voglio dire che bisogna essere contrarian a tutti i costi. Tengo sempre sotto controllo tutta una serie di indicatori che mi danno il polso della situazione dell´economia reale. Il mondo sta accelerando e non e´ancora andato fuori giri. Qui avete un ottimi sito che raccoglie settimana dopo settimana gli indicatori economici nel panorama mondiale. L´uso che poi ne fate, di 300000 indicatori, e´a vostra discrezione!
Perche´quindi non e´facile fare soldi con le opzioni in questo periodo? La colpa e´ della volatilita´ ovvero della cieca compiacenza che tutto va bene e che non ci sono pericoli all´orizzonte. Classico preludio dell´euforia che anticipa i pericoli piu´grossi. In queste fasi di mercato lineare trovare un indice fuori forma con un po di sali e scendi diventa una ricerca piu´ complessa del semplice investire sul S&P500 settimanalmente tenendosi a – 5%. Intanto i premi sono bassissimi e poi sinceramente non me la sento mai di comprare un mercato sui suoi massimi. Molto piu´volentieri su un bel ritracciamento dal 3% al 5% ancor di piu´al -10%. Il problema e´ che non ci sono ritracciamenti e correzioni da fin troppo tempo.
Ad ogni modo si possono fare guadagni anche in queste fasi di “vacche magre” . Lo so che suona come una contraddizione: i mercati salgono e non ci sono scossoni e tu le chiami vacche magre? Si. Per chi guadagna con le opzioni questo e´ uno degli scenari peggiori perche´i premi che si collezionano sono bassi. Rischi bassi = premi bassi.
In questo scenario pero´ io cerco sempre di tenere presente il rischio e non mi faccio agganciare dal canto delle sirene. Per cercare un premio maggiore molti hanno la tendenza di avvicinarsi troppo con gli strike, caso mai tenendosi al 3% di distanza oppure il 2%. Si mantiene lo stesso livello di premi ricevuti prima ma si stanno correndo dei rischi molto piu´alti.
Quindi io richiamo sempre alla storia e alla statistica. Mettete tutto in chiave di decenni non di mesi. Abbiate la prospettiva giusta di non cadere nella trappola che io chiamo la sindrome di ICARO: non avvicinatevi al sole pensando di essere invincibili.
Dopo questo piccolo richiamo, passo a illustrare come sto operando in questi giorni di bassa volatilita´ dando un esempio concreto di come ragiono nella ricerca di profitti nuovi. Preciso solo una cosa prima di andare avanti: ad oggi gestisco investimenti ogni mese muovendo oltre 1.400.000€ di capitale in solo opzioni. Non riesco piu´ a dare il dettaglio di tutte le posizioni che costruisco sui mercati perche´ sono varie, diversificate e costruite in momementi temporali frazionati.
Primo punto: alla ricerca della volatilita´. Un importante spartiacque e´ che non cerco assolutamente mai di entrare su un indice che tocca nuovi massimi. Nuovi massimi e´uguale a bassa volatilita´ed alto rischio di un inversione o correzione. Ci saranno di sicuro i puristi del “trend is your friend” che non la vedranno come me, ma io ho sempre perso soldi seguendo il trend! Anzi a me suona molto come se il nuovo massimo sia l´esca per il parco buoi; appena tutti comprano ecco le mani forti che liquidano le posizioni per ricomprare sul ribasso successivo. E´controintuitivo ma funziona bene.
Come cerco gli indici che stanno soffrendo? Un ottimo sito e´ investing.com
Mi posiziono sulla schermata dei maggiori indici mondiali e vado ad ordinare gli indici per performance. Bisogna giocare un po` con le funzioni e metterli in ordine secondo il peggiore dell´ultima settimana. Quello che attirera´ la mia attenzione sara´quello che e´andato male (esempio un -1.5% -2% ) negli ultimi sette giorni ed in piu´sta tradando in negativo anche nella giornata in corso. Screen shot di esempio ordinato per week ( settimana)
In questa schermata potrei cominciare ad interessarmi ad un SMI ( Svizzera) ed a un Portogallo ( PSI20) oppure in questo frangente anche un MICEX ( che sta andando male anche sul mese e l´anno) potrebbe valere un analisi piu´approfondita.
Secondo punto. La volatilita´ e l´opzione giusta. Il filtro successivo per me e´sempre quello di trovare nella catena delle opzioni quella che presenta l´opportunita´di ritorno sul capitale immobilizzato, migliore e piu´sicuro. Nel caso della schermata sopra io lascio perdere l´indice del Portogallo ( poco liquido) e quello del Micex ( Mosca) troppo incerto per il mio cerchio di competenze macroeconomiche. Un SMI potrebbe dare qualche frutto. Passo alla schermata del grafico:
Da qui se evince che l´indice e´ in fase di lieve discesa, e´andato in over sold, ma non ha ancora esaurito la sua fase di vendita.
Normalmente aspetterei ancora qualche giorno per entrare in una posizione simile, preferisco vedere l´indicatore MACD comiciare ad girare verso l´alto.
Ad ogni modo diamo uno sguardo alla catena delle opzioni:
l´Implied Volatility ( IV) non e´molto alta, intorno all´8.8% . Inizia ad essere buona quando e´intorno al 12/13% per i miei gusti. In questo esempio l´indice si trova esattamente a 9186.40 al 15/10/2017 nel momento che scrivo. Scelgo la scadenza a 22 giorni quindi il 16 Novembre. Scelgo di tenermi al – 10% con lo strike piu´vicino quindi 9186.40 -10% = 8267.7 . Arrotondo a 8300 e vado a costruire la vertical spread vendendo 1 opzione a 4.20 e comprandone una a 3.20. Tengo i due strike non troppo vicini perche´non valuto il rischio di un crollo imminente del 10% come realistico. In altri scenari e´meglio tenere i due strike vicini per contenere al massimo il rischio. Con la funzione “strategy builder” di IB mi viene evidenziato il capitale necessario da bloccare per questa operazione.
Il capitale richiesto a margine per questa operazione e´di 1122€ . Immettendo l´ordine al prezzo medio di -2,3 riceverei un premio ( credit) di 23 CHF ( franchi svizzeri) che al netto della commissione del broker sarebbero 17.4 CHF.
Ora andiamo a vedere se e´una buona operazione: 17.40 CHF sono al cambio di oggi 16.06€ . Questo premio relazionato al capitale impegnato per l´operazione ( 1122€) mi da un ritorno teorico dell´1.43% in 22 giorni ovvero 16 giorni netti di mercato aperto. Fa una media di ritorno gornaliero dello 0.089%. Annualizzato ( circa 255 giorni di trade) e´un ritorno del 22.79%. Direi un buon ritorno di questi tempi con una volatilita´estremamente bassa. Ad ogni modo potrebbe essere in linea con i miei obbiettivi annuali tra il 20% e 30%.
Normalmente pero´non mi fermo qui anche se questo ai miei occhi potrebbe gia´essere un buon trade in cui il rischio a cui vado incontro e´che tutto l´indice svizzero crolli del 10% in 16 giorni a partire da domani mattina. Ad ogni modo normalemente vado avanti e faccio lo stesso lavoro comparando 3 o 4 altri indici e anche qualche materia prima come l´oro o l´argento tenendo anche presente la forza dell´analisi tecnica e del momentum .
Partendo da questa analisi oggi, per esempio, ho poi scoperto che il DAX aveva una Implied Volatility del 10.4% mentre l´FTMIB era al 12.2%. Ripetendo lo stesso ragionamento ad uno ad uno per ogni indice ho ottenuto ritorni finali differenti per via di errori o discrepanze di prezzo nella catena delle opzioni. Infatti verrebbe naturale pensare che l´indice italiano oggi avrebbe offerto premi piu´alti avendo una volatilita´maggiore del DAX e del SMI. Invece solo simulado le varie operazioni di vertical spread nello stesso momento ( sempre strike a -10% e scadenza 17 Nov) ho scoperto tre risultati diversi: 1.43% SMI, 1.52% FTMIB, 1.8% DAX. Naturalmente a parita´di rischio ho scelto il Dax posizionandomi con uno strike a 11800 in scadenza il 17 novembre. Il margine di sicurezza non e´esattamente del -10% ma del -9.35% in 16 giorni di trade.
Terzo punto. Quante opzioni? Il conto e´facile: nel caso indicato sopra ( quello dell´SMI) il broker mi diceva che e´ richiesto per l´operazione un capitale a margine di 1122€. Se ho un conto da 100.000€ in genere tengo un 20% ( cioe´20000€) per attutire eventuali movimenti di mercato nel caso cominci a scendere attaccando la mia posizione. Rimangono 80000€; divido questa cifra per 1122€ ed ottengo 71.30. Questo vuol dire che posso costruire una vertical spread su un massimo di 71 contratti. Il ritorno totale di questa operazione si ottiene moltiplicando i 16.06 € di premio per i 71 contratti = 1140€ in 16 giorni.
In tempi di volatilita´piu´alta queste cifre raddoppiano, triplicano quintuplicano. La media i volatilita´storica e´tra il 15% e 20% …Fate voi!
Spero che questo post un po´piu tecnico del solito possa essere di utilita´. Naturalmente ci sono tanti parametri legati al proprio livello di rischio e di disponibilita´di capitale che vanno presi in considerazione. Quanto descritto e´ esemplificativo per comprendere parzialmente i ragionamenti che faccio quotidianamente.