Secondo il mio modesto parere il calcolo delle probabilità, così come viene insegnato nelle Università, è molto utile nelle scienze sociali tranne che per la Finanza.
Possiamo affermare che i modelli probabilistici applicati alla Finanza hanno una discreta probabilità di risultare insignificanti. Scusate il gioco di parole ma cercherò di spiegarmi meglio.
La maggior parte degli Investitori odierni ha lo stesso comportamento “suicida” dell’esempio di seguito riportato: “Il signor Rossi decide di andare a trovare i suoi parenti in America. Deve prendere l’aereo ma è spaventato dai telegiornali che continuano a parlare di rischio attentato.
Non a caso compare la parola rischio, nostro amico-nemico!
Decide di calcolare le probabilità che l’aereo sul quale dovrà salire trasporti una bomba. Scopre che il rischio di un tale evento nefasto è troppo elevato. Ecco allora che calcola la possibilità che sull’aereo siano collocate due bombe. Chiede come comportarsi al suo migliore amico, il più grande trader del mondo, il quale gli consiglia di salire sull’aereo con la sua bomba personale”.
Divertente vero! Eppure il trader utilizza lo stesso metodo per l’asset allocation.
Possiamo continuare nell’evidenziare altri paradossi!
I giornalisti finanziari e i vari “guru” della finanza ospitati in trasmissioni televisive non risparmiano Target Price di medio-lungo periodo su qualsiasi attività finanziaria, ma nessuno di loro è in grado di fissare gli stessi Target per il giorno dopo.
Questo è un paradosso logico!
Se ci pensiamo bene le probabilità di individuare cosa farà il mercato domani sono maggiori di quelle che si hanno rispetto a un futuro lontano in quanto le variabili indipendenti sono molto inferiori.
Eppure questo non accade!
Gli asset manager tentano di spiegare questo paradosso con pseudo-teorie finanziarie: analisi tecnica, analisi fondamentale, finanza comportamentale, ecc. ecc…
Il mercato borsistico è tutt’altra cosa (ci torneremo nei prossimi articoli).
Vorrei finire con una questione che sconfina più nella filosofia che nella finanza.
Alcuni gestori asseriscono che le probabilità di guadagnare o perdere cifre consistenti in Borsa siano del 50% in quanto il mercato può salire o scendere.
Grande errore! Le probabilità sono date dalla seguente formula matematica:
P=Eventi Favoreli/ Eventi possibili
Adesso noi sappiamo che il Mercato può salire, scendere, rimanere fermo o in trading range (ovviamente un range ragionevole!). Ciò vuol dire che quando investiamo del danaro in strumenti finanziari abbiamo il 33% di probabilità di perdere molto e il 66% di non perdere (che non significa necessariamente guadagnare).
Vista così sembra che il Mercato sia molto più a nostro favore, sia che siamo rialzisti o ribassisti.
Eppure gli investitori che in Borsa non perdono costantemente sono pochissimi. Anzi forse meno!
Tutto questo non vuol dire che il calcolo probabilistico sia inutile ma come ci insegna Mandelbrot è sbagliato il metodo sottostante.