Mi sono preso un po di tempo per andare a fondo in un’ area su cui batto da tempo: il cash flow e la sua importanza. Perche’ lo faccio? Molto spesso si e’ portati a pensare che quando si investe in borsa, lo spettro del prossimo crollo o della prossima crisi sia sempre dietro l’ angolo. Ci si domanda con paura e terrore: cosa succede se mi decido ad investire ora e la borsa crolla proprio domani. Perdo tutto quello che ho? Come faccio ad essere sicuro che e’ il momento giusto? Come faccio a capire quando uscire in tempo?
Chi si pone queste domande farebbe bene a leggere molto attentamente quando riporto di seguito, perché cambierà completamente il proprio modo di pensare alla borsa e alle azioni.
Cominciamo col dire subito che nessuno ha la sfera magica e che assolutamente nessuno di tutte quelle persone che fanno ipotesi sul come si muoverà il mercato può farlo con una qualunque certezza. Quindi smettiamo da subito di ascoltare guru e forum dove si fanno previsioni esoteriche o pseudoscentifiche sul prossimo mese o anno perché vi confonderà solo.
Anzi proviamo ad eliminare completamente il fattore più preoccupante dell’ investire in borsa: la mancanza di prevedibilità. Possiamo ancora investire non sapendo cosa fara’ il mercato? Possiamo fare soldi non avendo la più pallida idea di cosa succederà domani? Ebbene si’ e ve lo posso dimostrare. Se siamo capaci di creare un flusso di guadagno che mese dopo mese aumenta la nostra ricchezza in modo stabile e costante allora potemmo annullare il fattore di volatila’ ed imprevedibilità della borsa mitigando l’ impatto di qualunque fluttuazione. Per dimostrarlo sono andato a riprendermi tutti i dati mensili degli ultimi dieci anni dell’indice S&P500. Torniamo indietro al gennaio 2004 suppongo di non avere nessuna competenza in fatto di azioni e decido di investire 100000$ in questo indice. Voglio vedere come si sarebbe comportato il mio conto investendo solo passivamente.
Investendo 100000 nel gennaio 2004 oggi avremmo accumulato in valore 178000$ il che in dieci anni avrebbe rappresentato un bel 178% di crescita. A prescindere che e’ meglio di ogni altro ritorno che qualunque altro buono postale, conto bancario, o buono del tesoro vi potrebbe generare. Purtroppo pero’ durante questi turbolenti 10 anni avreste sperimentato emozioni non proprio confortevoli vedendo il vostro capitale prima salire del 40% poi scendere del 35% sotto i vostri 100000$ inizialmente investiti, per poi risalire ancora del 178%al di sopra. Vi sareste depressi diverse volte e avreste probabilmente gettato la spugna nel settembre 2011 realizzando che a 7 anni dal vostro investimento iniziale sareste ancora a zero crescita. Forse stufi di questo sali e scendi sareste usciti già nel 2009 e per i pochi rimasti nel 2011 sarebbe arrivato il colpo di grazia. Ad un solo metro dall’ oro!
Ecco perche’ dico sempre di avere in mente almeno un decennio quando investite in borsa. Ma andiamo avanti perché ho promesso di dimostrare che la vostra pazienza sommata ad un po’ di intelligenza finanziaria vi avrebbe premiato grazie al solo cash flow.
Nel prossimo grafico metto in evidenza cosa sarebbe successo se affiancando al semplice investire passivamente in borsa aveste anche sommato un flusso di guadagni generati dai dividendi. Ipotizziamo che i vostri 100000$ vi avessero fruttato un 3% annuo ( si può’ fare di meglio…). Ipotizziamo che per assurdo fosse rimasto lo stesso livello per 10 anni ( quando in realtà i dividendi vengono aumentati regolarmente dalle società di qualità) e supponiamo di non averci fatto niente, solo accantonati, quindi niente reinvestimenti ( una pessima strategia ma facciamo finta!)
Lo scenario a questo punto comincerebbe a cambiare leggermente in meglio perché intanto alla nello stesso periodo di tempo avreste percepito mediamente 250$ al mese indipendentemente da cosa facesse la borsa. Secondo, alla fine dello stesso periodo avreste quindi accumulato una crescita complessiva del 212% ed avreste un capitale di 212000$. La terza nota di merito pero’ si sposta sul momento più negativo di questo arco di tempo e cioè quando il mercato crolla tra il 2007 e 2009. Il vostro capitale iniziale di 100k $ si sarebbe ridotto ” solo” del 19.5% rispetto ad un meno 35% che avreste ottenuto avendo investito in borsa senza considerare i dividendi. Vi sembra poco? Aspettate ancora un attimo.
Andiamo avanti ed aggiungiamo l’ effetto della strategia complementare di usare le opzioni covered come strumento per generare entrate addizionali tutti mesi. Anche qui simuliamo che la rendita sarebbe stata di un 2% mensile ovvero 2000$ ( si può’ fare di meglio ma siamo conservativi) e che anziché saggiamente rinvestire per generare ancora più guadagni abbiamo semplicemente accantonato assieme ai dividendi questi guadagni. Quindi ripeto nessun nuovo investimento oltre ai 100K$ iniziali, nessun aumento di dividendi, nessun rivestimento, nessun tipo di gestione attiva: solo cash flow generato dalle azioni iniziali e poi messo sotto il materasso. Questo sarebbe stato lo scenario dopo 10 anni.
Indipendentemente dal risultato spettacolare di un aumento di capitale del 476% e che quindi ci saremmo ritrovati con 476000$ in valore totale voglio sottolineare che a questo punto negli anni peggiori in cui la borsa crollava il nostro capitale iniziale era già così abbondantemente cresciuto che non ci saremmo preoccupati minimamente di quanto stesse succedendo. Fintanto che avessi mo posseduto le nostre azioni la giostra avrebbe girato. Metto poi un accento sul fatto che il contributo a questa crescita sarebbe stato per il 178% generato dall’ andamento della borsa stessa, ma un solido 298% sarebbe stato generato dai dividendi e dall’ uso conservativo delle opzioni.
Cominciamo ad intravedere il senso. In questa prospettiva capite bene che le fluttuazioni di borsa, i sali e scendi, le catastrofi, le crisi di governo i telegiornali che urlano al panico non vi creano più la stessa ansia di 5 minuti fa. Voi state diventando ricchi ugualmente. L’ unica cosa che dovete fare e’ non vendere ma continuare a produrre cash flow.
Adesso vado ad aggiungere un’ ulteriore voce che nel mio conto economico ho sempre detto essere estremamente importante. I risparmi mensili. Soprattutto all’ inizio, per chi ha ancora poca dimestichezza con la materia e’ di enorme importanza versare tutto quello che si può per creare questo meccanismo. Per generare dividendi, bisogna possedere azioni, per generare premi dal opzioni bisogna possedere azioni. Per possedere azioni ci vogliono risparmi. Più azioni comprate più cash flow andrete a generare. Quindi in quest’ ultimo grafico introduco l’ impatto che dieci anni di risparmi mensili, non rinvestiti, ma semplicemente affiancati ed accumulati avrebbe generato alla fine dello stesso periodo. Prendendo lo scenario in cui verso 1000$ al mese di risparmi ( quindi sotto il livello attuale) e non considerando nessun tipo di aumento questa sarebbe stata la situazione.
Senza essere in balia degli eventi e dei mercati, con il solo cash flow, mese dopo mese, avrei costruito un percorso pienamente in controllo. I 100000$ del 2004 sarebbero diventati 608000$. Non sto parlando di abilita’ particolari o di essere un mago della finanza. Parlo di sfruttare ogni tipo di flusso di cassa a mia disposizione e impegnarmi per dieci anni.
Arrivo alla conclusione finale. E se avessi rinvestito tutto il tempo mese dopo mese, ogni singola volta, senza curarmi di che livello fosse la borsa ne di quello che avesse fatto domani? Il risultato di 10 anni ad un tasso di crescita annualizzato del S&P500 di 7.39% mi avrebbe portato a possedere asset per 784000$ . Tutto questo durante uno dei decenni peggiori della storia dei mercati finanziari. Ad un tasso normale del 11/12% sarei arrivato al fatidico milione di dollari producendo un cash flow da oltre 20000$ al mese…ah! e senza risparmi!
Avete ancora l’ ansia di preoccuparvi di dove sarà la borsa tra 6 mesi un anno o 5 anni?…Io no.