Acquistare un bene durevole come un’automobile può diventare uno sforzo economico non indifferente per molte famiglie. Risulta essere per questo motivo che i rivenditori di auto sia nuove che usate spesso mettono a disposizione dei propri clienti la possibilità di accedere a speciali forme di pagamento rateizzato. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come ottenere un prestito per acquistare l’auto.
Come ottenere un prestito per acquistare l’auto
In verità, non è il rivenditore ad erogare il finanziamento, ma gli istituti di credito o le società finanziarie con le quali è associato, che finiscono quindi per considerare i rivenditori di automobili (così come altri negozianti appartenenti a numerose categorie) alla stregua di procacciatori di business.
Come avviare la pratica
Chi sta per acquistare un’automobile può effettuare il pagamento tramite rate mensili, con o senza anticipo iniziale o maxirata finale. Il rivenditore quindi si prende il carico dell’avvio di tutte le pratiche per la concessione del finanziamento e della loro trasmissione all’istituto di credito o alla finanziaria con cui è convenzionato. L’istituto o la finanziaria in seguito valutano la pratica e decidono se accettare o meno la richiesta di finanziamento all’acquirente del rivenditore affiliato.
Le rate
Al momento dell’accettazione della richiesta di finanziamento l’istituto creditizio o la finanziaria che concedono il credito erogano al rivenditore la somma dovuta per l’acquisto dell’auto, che solitamente si deve aggirare intorno all’85% del valore dell’auto, anche se ci sono alcune finanziarie che arrivano a coprire il valore intero al 100%. Chi ha acquistato l’auto ha quindi l’obbligo di versare ogni mese, e secondo le modalità previste dal contratto, la rata pattuita direttamente all’istituto di credito o alla finanziaria che hanno erogato il prestito.
Estinzione anticipata
Le nostre leggi consentono ai debitori di estinguere un finanziamento prima della data concordata al momento dell’avvio della pratica. In questo caso l’istituto creditizio o la finanziaria che hanno erogato la somma riscuotono il residuo da pagare e gli interessi, che vengono calcolati secondo le leggi fiscali attualmente in atto.