Sarebbero 117.000 le figure ricercate e non trovate dalle aziende che assumono ,secondo l’indagine Unioncamere. In vetta alla classifica degli “introvabili” ci sono ben 1000 sviluppatori di software.
Che cosa fa uno sviluppatore software?
L’immaginario comune associa alla figura dello sviluppatore software quella del “nerd”: un giovane solitario (generalmente maschio) introverso e brufoloso che comunica il meno possibile e, quando lo fa, utilizza un incomprensibile gergo per iniziati. Una leggenda metropolitana che non trova (in linea di massima) riscontri reali.
Uno sviluppatore software (nel mercato del lavoro identificato anche come “analista software” o “ingegnere del software”) è un programmatore che si occupa di uno o più aspetti del ciclo di vita del software, dalla progettazione alla scrittura del “codice”, dalla stesura della documentazione alla manutenzione.
Le interazioni sociali sono di fondamentale importanza e (spesso) determinanti per la riuscita del progetto. Lo sviluppatore interagisce infatti non solo con il committente (ciò colui che richiede lo sviluppo del sistema), con le parti interessate all’esito del progetto (gli stakeholder) ma anche con i futuri utilizzatori.
Il lavoro in genere si svolge in una “software house” (una società che realizza programmi informatici destinati ai più diversi settori: commerciale, scientifico, pubblico, ecc.) e viene affidato ad un team di sviluppo o a una serie di gruppi che cooperano tra loro.
Ma come si diventa sviluppatore software?
I requisiti specifici, oltre ad un buon livello di cultura generale e la conoscenza della lingua inglese tecnica, sono:
– diploma di scuola media superiore preferibilmente ad indirizzo tecnico-scientifico (5 anni)
– laurea in materie tecnica (informatica ed ingegneria elettronica o informatica)
O in alternativa
– una specializzazione post-diploma ottenuta frequentando un corso di formazione professionale
Completano il profilo, la curiosità (vista la rapida evoluzione dei mezzi e delle tecnologie disponibili) e, come si è detto, una buona disposizione al lavoro di gruppo.