Questo importante documento viene sottoscritto parallelamente al contratto di mutuo. Esso stabilisce le modalità con cui il mutuatario dovrà rimborsare alla banca il denaro da essa ricevuto, comprese le varie rate, la loro scadenza e la proporzione di capitale e interessi da cui esse sono costituite.
Per quanto riguarda il piano di ammortamento, esiste una differenza sostanziale tra i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile: per i primi, è possibile stabilire un piano di ammortamento che sia valido per tutta la durata del mutuo, mentre per i secondi è necessario stilare un nuovo piano di ammortamento ogni volta che trascorre il periodo prefissato, sulla base dei nuovi tassi di interesse di mercato.
In Italia esistono vari tipi di piano di ammortamento, uno dei più comuni è quello detto alla francese, che prevede per ogni rata una quota di capitale e una di interessi.
Inizialmente, la quota di interessi è maggiore dell’altra, mentre, verso la fine della durata del mutuo, quella di capitale è la più sostanziosa.