I kart sono una passione per un numero molto alto di persone. Non solo ragazzi e giovanissimi ma anche tanti adulti sono attratti da questo particolare sport. Alcuni lo praticano in modo agonistico, mentre altri lo fanno per puro divertimento.
Questo sport nasce alla fine degli anni 1950 in America.
L’aumento dell’interesse verso questa attività ha fatto sì che aprire un kartodromo sia diventata una buona idea imprenditoriale che garantisce degli ottimi ricavi.
Per aprire un kartodromo bisogna non solo essere interessati a questo settore ma anche avere un capitale iniziale. Per aprire un kartodromo è possibile costruire una pista e poi noleggiare i kart oppure si può realizzare un kartodromo di grandi dimensioni e richiedere l’omologazione della federazione italiana di karting. In questo caso si possono organizzare gare e sfide anche di carattere internazionale.
Si può partire decidendo che tipo di impianto si intende realizzare, quindi se all’aperto oppure al chiuso, come all’interno di una struttura chiusa.
L’imprenditore, o la persona che mette a disposizione il denaro, può decidere se acquistare del terreno per realizzare una pista all’aperto o se propendere per una struttura al chiuso, magari sfruttando costruzioni già esistenti come vecchie fabbriche.
Pensare ad una struttura coperta è un modo per assicurarsi il lavoro, e quindi gli incassi, anche durante l’inverno o comunque in caso di mal tempo.
Con una pista coperta si può pensare di ospitare gare ed eventi durante tutto arco dell’anno.
Stabilito che tipo struttura si intende realizzare si può pensare alle attrezzature di tipo tecnico e meccanico, alle dotazioni di sicurezza e alla costruzione di una pista.
Per la costruzione di una pista è necessario rispettare le norme vigenti in materia di costruzioni e di impatto ambientale. In particolare, è obbligatorio rispettare le disposizioni della legge n.164/1994.
Le norme sulle piste e sul tipo di tracciato sono fondamentali e il loro rispetto è necessario anche per poter organizzare le gare.
In Italia ci sono numerose imprese che si occupano della costruzione di piste per kartodromi.
Gli utili di questa attività sono ottimi, soprattutto se si realizza la pista in zone particolarmente votate al turismo o facilmente raggiungibili.
La scelta fra struttura coperta e chiusa è determinata anche dal tipo di attività che si intende portare avanti. Soprattutto nelle regioni più fredde, dove sono frequenti le piogge e il freddo, è meglio optare per una struttura coperta; sul territorio italiano esistono più kartodromi all’aperto rispetto a quelli al chiuso. Quindi decidere di aprire un kartodromo al chiuso è una buona idea che garantisce ottimi profitti.
L’importante è l’ubicazione. Infatti, perché la pista venga frequentata durante tutto l’anno e possa attirare organizzatori di gare ed eventi, è importante che sia collocata in un punto strategico; una buona idea è quella di optare per una zona prossima ad importanti svincoli stradali oppure sita in prossimità di autostrade molto frequentate e facilmente raggiungibili.
Per una pista al chiuso, si ha necessità di un capannone di circa cinquemila metri quadrati in grado di ospitare le piste e dove sia possibile organizzare le competizioni.
I possibili redditi sono piuttosto alti perché i kartodromi attirano i clienti durante tutti i giorni; il fine settimana, in genere, si ha il pienone. Ragazzi giovani ma anche famiglie li frequentano il sabato e la domenica, mentre in settimana si può puntare sulle gare di tipo aziendale, sulle competizioni e su altre manifestazioni.
Per aprire un kartodromo all’aperto bisogna partire dal terreno che deve avere una superficie di almeno ottantamila metri quadri.
E’ importante chiedere subito al Comune, nel quale è posto il terreno se è possibile adibirlo a kartodromo e se si può cambiare la destinazione d’uso.
L’investimento iniziale comprende i soldi necessari per affittare o acquistare il terreno, ripulirlo, asfaltarlo e sistemare i sistemi antirumore. Inoltre, bisogna tenere conto delle spese per creare dei locali da adibire a spogliatoi, un buon impianto di illuminazione, eventuali tribune e altre zone dedicate al ristoro.
Nel budget, bisogna inserire anche le spese per la sicurezza, l’acquisto dell’abbigliamento come i caschi e le tute e i kart.
Agli inizi, il numero di kart può essere limitato e poi si possono incrementare appena l’attività prende piede. I veicoli si possono comprare anche usati, con un notevole risparmio.
Per incrementare gli utili è possibile pensare di organizzare anche scuole speciali per il pilotaggio.