Uno tra gli indicatori di carattere macroeconomico che vengono presi in maggior considerazione nel momento in cui si va a fare Forex è sicuramente l’andamento dei prezzi. I prezzi danno delle indicazioni importanti per quanto riguarda i mercati obbligazionari, azionari ed anche valutari, dunque anche per quanto riguarda il forex.
I prezzi sono strettamente legati al discorso dell’inflazione, che non è vista bene dai mercati dato che un elevato tasso inflazionistico comporta una perdita di fiducia da parte dei mercati, che diventano incerti e dunque non riflettono bene ed in maniera coerente le regole del mercato.
L’effetto dell’inflazione è per la maggior parte delle volte molto negativo, dato che le autorità che ne hanno il potere pongono subito in essere tutte le strategie e le tattiche che hanno in mano per poter combattere l’aumento dell’inflazione e dunque portarla ad abbassare. Tra queste “tecniche” possiamo vedere una diminuzione della liquidità disponibile sui mercati e un aumento dei tassi di interesse, cosa che ha degli effetti sul mercato azionario, obbligazionario e valutario che abbiamo analizzato nello scorso approfondimento.
Inoltre l’aumento dei prezzi ha un effetto del tutto particolare sul mercato delle valute, poiché fa perdere potere alle esportazioni, con effetti negativi sull’andamento della bilancia commerciale, che è data appunto dalla differenza tra le esportazioni e le importazioni che un paese o un’area economica fanno. Ricordiamo che una bilancia commerciale positiva ha effetto positivi anche sulla valuta di riferimento, mentre se la bilancia commerciale è negativa allora gli effetti saranno negativi.
Analizzando gli effetti che un aumento dei prezzi hanno sulle materiei prime, vediamo che gli effetti non sono rilevanti ma che, in ogni caso, ad un aumento dei prezzi delle materie prime corrispondono delle pressioni a livello inflazionistico.