Negli ultimi due anni sono stati fatti in Italia 27,4 milioni di contratti di lavoro, a testimonianza che il nostro Governo sta veramente combattendo la disoccupazione in maniera pratica, ma se guardiamo nei dettagli questi contratti, notiamo, purtroppo, che il 74% di questi siano precari.
Certo anche il lavoro precario è senza dubbio lavoro, ed è meglio di niente, ma è talmente tanto precario da non poterci far dormire sogni tranquilli, in quanto da un mese all’altro la situazione potrebbe capovolgersi.
Inoltre i tanti contratti di lavoro non sono un dato molto obiettivo, perchè nei due anni in esame, una persona può aver stipulato, 5, 6, 7, 10 contratti di lavoro a progetto, e poi questi sono cumulativi, quindi un lavoratore può averne contemporaneamente più di uno, e di conseguenza questi dati sono di certo non troppo obiettivi e non possono essere rassicuranti.
Inoltre le retribuzioni per i contratti a progetto sono spesso bassissime e senza garanzie, cioè senza ferie, malattia, tredicesima e quattordicesima. Inoltre sono sprovvisti di TFR e i contributi Inps sono spesso irrisori, tanto da non garantire una pensione cospicua, ma solo degli assegni di poco superiori ad una pensione sociale.
Ormai il posto fisso a tempo indeterminato è veramente un miraggio, e i nuovi aspiranti lavoratori possono aspirare solo a posti di lavoro precari e a progetto, quando non aprono partita iva e iniziano piccole attività imprenditoriali. Purtroppo è questo quello che offre il mercato del lavoro, che vista una crisi economica che coinvolge quasi l’intero pianeta, per le aziende non c’è niente di meglio che assumere collaboratori a progetto, in modo da poterli liberamente mandar via se i profitti diminuiscono.
Inoltre i collaboratori a progetto costano la metà di un lavoratore normale, e si paga per 12 mensilità e non per 13. Questo fa risparmiare alle aziende tantissimo denaro, che in questi tempi scarseggia.
I giovani quindi trovano difficoltà addirittura a trovare i contratti a progetto, che sono poi gli unici che vengono presi in considerazione per le assunzioni.