In questa guida spieghiamo come funziona e come fare una nota di debito.
La nota di debito è il documento emesso dal venditore quando ha necessità di integrare gli importi esposti in una fattura emessa in precedenza
Quindi se successivamente all’emissione o alla registrazione della fattura si verifica un fatto ( errore, accordo sopravvenuto, ecc..) che comporta un aumento dell’imponibile o dell’Iva, il cedente o il prestatore deve emettere o registrare, secondo le norme usuali, un’apposita fattura integrativa (nota di debito) per il maggior importo da addebitare al cliente.
La nota di debito deve essere emessa qualunque sia la causa della variazione in aumento.
Se la variazione è effettuata oltre il termine della liquidazione periodica relativa alla fattura inesatta, il contribuente potrà evitare l’applicazione delle sanzioni ricorrendo all’istituto del “ravvedimento operoso” che consente di sanare l’irregolarità con il versamento di una sanzione amministrativa ridotta.
La struttura della nota di debito è piuttosto semplice, troviamo infatti i dati presenti in una normale fattura. Per un esempio è possibile vedere questo fac simile nota di debito sul sito Lafattura.net.
Le note di debito devono essere registrate nel registro delle fatture emesse.