L’assegno bancario o postale è uno strumento che consente di effettuare pagamenti in sostituzione al denaro contante, in questo articolo vediamo le modalità della scadenza incasso assegno bancario. Il rilascio del blocchetto avviene su richiesta e autorizzazione da parte della propria Banca che ne autorizza l’emissione.
Con l’assegno circolare invece, è la stessa banca emittente che si impegna a pagare e che quindi garantisce con mezzi propri la copertura dell’assegno.
L’assegno bancario per essere ritenuto titolo valido al pagamento deve contenere alcuni dati importanti
-Denominazione di assegno bancario
-Nome della banca che effettuerà il pagamento
-Luogo di pagamento (piazza di pagamento)
-Coordinate bancarie (codici ABI e CAB)
Qual è la scadenza incasso assegno bancario
Gli assegni scadono a seconda delle direttive e delle leggi che le regolano. Secondo quanto previsto dalla nostra legge, la validità dell’assegno bancario da presentare per un pagamento, ha il termine
-di otto giorni se è pagabile nello stesso Comune in cui è stato emesso
-di quindici giorni se è pagabile in altro Comune della Repubblica.
Se il termine di presentazione dell’assegno bancario avviene entro tali termini la stessa è considerata tempestiva pertanto, nessun problema potrebbe essere sollevato al creditore.
La scadenza incasso assegno bancario, non comporta automaticamente il rifiuto di pagamento da parte della banca, ma implica solo l’eventuale possibilità che il traente possa revocare l’ordine di pagamento dato alla propria banca (ordine implicito nell’emissione dell’assegno).
In altre parole, il rischio è che il debitore dica alla propria banca di non pagare più l’assegno. Pertanto, solo in tale ultimo caso, la banca dovrà rifiutare il pagamento del titolo.
In mancanza, invece, di tale ordine impartito dal correntista, la banca può pagare anche dopo lo spirare del termine.
Mancato pagamento assegno bancario
Una volta trascorso il termine, il correntista può ordinare alla banca di non effettuare più il pagamento con tale richiesta il traente si salvaguarda dalla possibilità di vedersi attivare una serie di misure a protezione del beneficiario in caso di mancato pagamento dell’assegno, tra le quali la la più importante è il “protesto”, che consente di agire per via giudiziaria al fine di ottenere la somma dovuta.
Il termine si allunga a venti giorni se si tratta di un assegno bancario pagabile in un paese dello stesso continente, mentre arriva a sessanta giorni se tale assegno è pagabile a vista in un paese di un altro continente.
La legge permette a chi ha emesso l’assegno di
-revocare l’ordine di pagamento se l’assegno bancario è stato presentato in banca dopo la scadenza del termine
-mentre prima della scadenza la banca può pagare o meno l’assegno al portatore ed è libera da qualsiasi responsabilità verso chi ha emesso l’assegno e verso chi dovrebbe incassarlo.
Regoli importanti da ricordare